Castello di
S. Vitale
Località: Torrone
Di questo importante castello non
si hanno purtroppo testimonianze materiali che dimostrino in modo
inequivocabile l’ipotesi
(1) che lo vuole sorgere nella stessa area dove
oggi si trova la chiesa di S.
Vitale.
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Parete est della Chiesa di S. Vitale ed edificio annesso (foto del 24/5/2014) |
Il Pennacchioni, in accordo con le ipotesi dell'Avicenna e del Vannucci,
sostiene che la casa colonica unita alla chiesa venne costruita e adattata
intorno alla massiccia torre del castello. La presenza di questa torre,
sempre secondo il Pennacchioni, giustificherebbe infatti l'origine del toponimo
"Torrone".
"La posizione di essa rispetto alla chiesa è dietro la parete
di fondo, con una rientranza di pochi centimetri dalla parete est della chiesa,
mentre formava un grosso dente rientrante di qualche metro ad angolo retto
rispetto alla parete ovest. Nell'interno i vani della torre misurano m. 6 nel
lato confinante con la chiesa e m. 7 nell'altro che si sviluppa verso nord. Nei
muri perimetrali sono state aperte finestre e porte di accesso che evidenziano
lo spessore dei muri, m. 1,30. Mentre le pareti interne sono intonacate, quelle
esterne sono in pietra squadrata come le pareti est e sud della chiesa. Ad ovest
nel dente costituito dalla torre rispetto allo spigolo della chiesa, in epoca
più recente c'è stata ricavata una costruzione aggiuntiva alla torre per
costruirvi dei piccoli ambienti ad uso del colono. Gli spigoli esterni del
basamento della torre sono ornati, per un metro circa da terra da un gentile
bugnato di arenaria. I muri esterni misurano m. 8,30 x 9,30. Nella stanza a
piano terra adibita a stalla, si vede il fornice della porta che permetteva
l'entrata privata in chiesa, ora è chiusa da un muro di pietra"
(2).
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Spigolo
est chiesa-casa
colonica (foto del 28/12/2003) |
Particolare
(foto del 28/12/2003) |
"Gli storici cingolani ed osimani che hanno parlato di S.
Vitale sono stati molto sommari e non hanno affrontato l'argomento con più precisione per cui di questo si hanno idee e supposizioni
le più disparate. E' stato detto che in origine era una chiesa dedicata a S. Vitale ed un monastero, quando invece
certamente qui era il castello di S. Vitale e l'attuale chiesa non era un luogo sacro; nel castello era invece una chiesetta dedicata a
S. Clemente papa, Jacopo Cappellano Ecclesie S. Clementis de Castro S. Vitalis
(3); non deve essere confusa la chiesa del castello con la pieve di S. Vitale,
poiché questa si trovava, nella località chiamata «Pian della Pieve», ed è attestata da altra notizia come pieve:
Benvenuto plebano S. Vitalis"
(4).
Scriveva il Vannucci: “Nella
chiesa di S. Vitale quartiero come sopra Troviggiano, che anticamente era
Monastero del Castel di S. Vitale, circa l’anno 1687
dall’Eminentissimo Cardinal Millini che n’è Rettore, o sia Abbate
Commendatario, in occasione di fabbrica di case per i lavoratori si sono
trovati molti fondamenti, e lapidi di smisurata grandezza…Ve si vedono
non solo fondamenti d’habitationi, ma ancora sta in piedi una torre
annessa a detta chiesa, nelle muraglie della quale in un nicchio, o pure
vicino a terra circa l’anno 1625 fu trovato un ripostiglio di moneta per
quanto mi è stato riferito…”
(5).
Secondo
il Pennacchioni fu proprio questo ritrovamento che "ha prodotto una fatale
confusione" tra gli storici, convincendo il Vannucci ad identificare il
castello di S.Vitale con il S.Vitale monastero, chiesa e pieve
(6).
Mentre
invece, secondo l'ipotesi del Pennacchioni, "tra la fine del sec. XV e
il principio del XVI il titolo della pieve venne trasferito nel castello, e una delle stanze divenne e fu consacrata chiesa di S.
Vitale. Si può pensare che non fosse a ciò adibita la chiesa di S. Clemente, nel castello stesso, perché forse fatiscente. In ogni caso
da allora S. Vitale designò sia la chiesa che il castello, mentre la contrada dove era situata la pieve, fu chiamata «Pian della
Pieve». Non ci è dato di sapere dove fosse l'antica pieve, ora totalmente distrutta; certamente doveva trovarsi nell'area
pianeggiante, ad est del castello, vicino alla odierna contrada «Torrone»: area denominata nel Medioevo
contrata Plani S. Vitalis (7).
L’importanza di questo castello
è testimoniata da un evento
che lo vide protagonista il 24 novembre
1177. In quel giorno infatti, presso il castello, l’imperatore Federico
Barbarossa emanò un documento che sottoponeva all’autorità
dell’imperatore alcune terre e castelli posti nella vallata dell’Esino
(8).
Nel corso dei primi decenni del
XIII secolo anche il castello di S. Vitale si trovò al centro delle lotte
fra i comuni di Cingoli e di Osimo subendo la stessa sorte che toccò ad
altri castelli (Arcione e Cervidone): venne distrutto dai cingolani prima
del 1227
(9).
I pozzetti individuati in
un’area posta nelle immediate vicinanze (vedi
sito
n. 29) rappresentano probabilmente ciò che resta di un villaggio che
gravitava intorno al castello di S. Vitale.
(1) O. Avicenna, Memorie della
città di Cingoli, Jesi 1644, p. 19;
Archivio dell’Insigne Collegiata di S. Esuperanzio, Cingoli, Cartella
1, ms. C di N. Vannucci, c. 225
(2)
A. Pennacchioni,
La chiesa di San Vitale del Torrone a Cingoli, in "Studia
Picena", 48 (1982-1983), fasc. I-II, pp. 185-186
(3)
P. Sella (a cura di), Rationes
decimarum Italiane nei secoli XIII e XVI, Marchia, Città del
Vaticano 1950, (Studi e Testi, 148), nn.
3815, 4123
(4)
P. Sella (a cura di), Rationes
decimarum Italiane nei secoli XIII e XVI, Marchia, cit., n.
4123; Arch. Capitolare della cattedrale di Osimo, Istrumento rogato da Bondi di
Bernardo nel 1286 Actum in castro S. Vitalis ante ecclesiam S. Clementis:
Anonimo Osimano (L. Fanciulli), Osservazioni Critiche sopra le Antichità
Cristiane di Cingoli, Osimo 1769, p. 352
(5) Archivio dell’Insigne Collegiata di S. Esuperanzio, Cingoli,
Cartella 1, ms. C di N. Vannucci, c. 225
(6)
A. Pennacchioni,
La chiesa di San Vitale del Torrone a Cingoli,
cit., p. 187
(7)
A. Pennacchioni,
La chiesa di San Vitale del Torrone a Cingoli,
cit., p. 188
(8) M. Natalucci, I rapporti
di Ancona con gli Svevi nei secoli XII-XIII, “Studi Maceratesi”,
6, Macerata 1972, p. 61
(9) Regesto dei documenti
dell’Archivio Comunale di Cingoli compilato da G. Vogel nel 1797,
Archivio dell’Insigne Collegiata di S. Esuperanzio, Cingoli, doc. n. 9
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