Castello di
S. Faustino
Località: S.
Faustino
Il
poggio che si eleva a circa 800 metri di distanza dal centro abitato
di San Faustino, in direzione nord, può essere
identificato, per la presenza sulla sommità sia di una piccola chiesa non
più officiata dedicata a San Faustino, sia di frammenti di ceramica
acroma medioevale puntualmente affioranti dopo ogni aratura, con il sito
sul quale fu edificato, nel 1303,
il castrum S. Faustini.
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La
collina sulla quale sorse il castello di S. Faustino (foto del
18/6/2017) |
In
quell'anno il podestà e i priori di Osimo ottennero dal rettore
della Marca la licenza di fabbricare, sul poggio di San Faustino
“domus muratas et sine muro fortificatas” perché vi si rifugiassero i
coloni abitanti nei dintorni, i quali sempre più tendevano ad abbandonare
i loro campi troppo distanti dalle vie di comunicazione e la cui
coltivazione comportava troppo spesso "iacturam et incommodum"
(1).
Cinque
anni dopo tutti gli abitanti della vicina Villa di Cerlongo
furono obbligati ad abitare nel castello da poco costruito
(1).
Nel luglio del 1312 gli Osimani
furono costretti a cancellare dai loro catasti i terreni e il
castello di San Faustino, beni che però, nel settembre di
quello stesso anno, vi furono nuovamente iscritti
(2).
Evidentemente Osimo perse un'altra volta il castello dal momento
che una bolla di Eugenio IV ne sancì la restituzione a quella
stessa città nel 1443; possesso anche quest'ultimo di breve
durata poiché di lì a poco il castello tornò a far parte
stabilmente del territorio cingolano.
(1) L. Fanciulli, Osservazioni
critiche sopra le antichità cristiane di Cingoli, Osimo 1769, vol. II,
pp. 773, 777
Fonte:
P. Appignanesi, Testimonianze
medievali nel territorio di Cingoli in AA.VV.,
Cingoli
dalle origini al sec. XVI. Contributi e ricerche, Atti del XIX
Convegno di Studi Maceratesi, Cingoli 15-16 ottobre 1983, "Studi
Maceratesi", 19,
Macerata 1986, pp.
144-145
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