Autodromo,
si parte?
Cingoli, 18/4/2009
Si
torna a parlare di autodromo, purtroppo! Quando nei primi mesi del
2007 erano circolate le prime voci sulla possibilità di realizzare una
simile inutilità nella Valle di Magliano si era sperato nella sensibilità
dell'amministrazione Bacci, considerando ciò che era stato scritto
e "promesso" nel programma elettorale (a pagina 29 del programma elettorale della Lista Civica "Cingoli per Cingoli"
si legge:
"Il
territorio e l'ambiente sono beni che devono essere costantemente
protetti e salvaguardati perché da essi dipende la qualità della
vita").
Purtroppo, il Consiglio Comunale (delibera
n.
42 dell' 11/07/2007):
"con voti favorevoli 15, contrari 5 (Ippoliti Luigi, Berrè Pacifico, Salomoni Giuseppa, Leo Fernando e Tittarelli Gianluca), resi nei modi di legge dai 20 consiglieri presenti e votanti, delibera:
1. Di approvare il progetto definitivo per la realizzazione di un autodromo in località Castel S. Angelo come descritto in premessa, riconoscendo
ad esso la qualifica di intervento di pubblico interesse e pubblica utilità
(...)
2. Di adottare contestualmente, ai sensi dell'art.19 del DPR n.327/2001, la variante urbanistica, in quanto l'opera da realizzare non risulta conforme alle previsioni urbanistiche, da zona AGRICOLA MONTANA - EM a zona per ATTREZZATURE PUBBLICHE E DI
INTERESSE GENERALE - FC6 (...)".
In
un articolo apparso sul "Corriere Adriatico" il vice
presidente del Consiglio Regionale Francesco Comi dichiara:
"Ci sorprende l'accelerazione del Comune sull'attuazione del
progetto. Un progetto che presenta non pochi punti oscuri e molte
ombre. Non si conosce il piano economico. Né il gruppo che vorrebbe
intervenire. Manca chiarezza sull'entità del lavori. Sulla
movimentazione del materiale che si dovrebbe estrarre. E poi sulla
viabilità non si capisce cosa si voglia fare considerando che le
uniche vie di circolazione per arrivare in quella zona (sia venendo
da Jesi che da San Severino) sono inadeguate e attraversano i centri
abitati. La Valle di Magliano è una zona protetta, vincolata (l'area
in questione è un'area S.I.C. - Sito di Interesse Comunitario) e
l'ultimo Piano Regolatore escludeva qualsiasi intervento che andasse
a modificare il piano paesaggistico. Cercheremo di vigilare affinché
il Comune non approfitti del suo forte rapporto istituzionale per
pressare sull'attuazione del progetto che, in questo caso,
provocherebbe danni ambientali irreversibili...".
Ci
si augura che gli enti regionali e provinciali siano presenti e
vigili e, soprattutto, che impediscano l'ennesimo scempio ambientale in
una delle aree più belle ed incontaminate del già martoriato
territorio di Cingoli.
Il
territorio e l'ambiente sono beni che devono essere costantemente
protetti e salvaguardati perché da essi dipende la qualità della
vita...questa non dovrebbe essere una doverosa frase
da scrivere in un programma elettorale ma una convinzione ben
radicata in coloro che desiderano amministrare la
cosa pubblica, un principio da applicare in concreto.
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