- Paleolitico
medio -
La distribuzione dei complessi
del Paleolitico medio in Europa occidentale non consente di
riconoscere delle aree delimitate territorialmente. Sembra
trattarsi piuttosto di facies differenziate per quanto riguarda
la tecnica di scheggiatura, che nei siti del nord è
prevalentemente levalloisiana, nei siti del sud-ovest
prevalentemente non-levalloisiana. Tutti i vari complessi
musteriani sembrano aver perdurato fino alla fine del Würm
II, in condizioni climatiche molto variabili. Durante
l'interglaciale Riss-Würm, e soprattutto verso la sua fine, il
livello marino era da 5 a 12 metri sopra il livello attuale e di
conseguenza le Isole Britanniche erano separate dal continente.
Invece durante il würmiano antico il livello marino si è
abbassato mettendo in comunicazione le regioni della costa del
Mare del Nord e l'Inghilterra attraverso le attuali isole della
Manica.
Sono stati riconosciuti quattro
complessi riconducibili alla suddivisione di Bordes: i complessi
di tradizione acheuleana, il Musteriano tipico, lo Charentiano e
il Musteriano denticolato.
1.
I complessi di tradizione acheuleana
1a.
Acheuleano finale
Le industrie si caratterizzano
per la presenza di bifacciali di "tipo acheuleano" (cordiformi
allungati) associati a bifacciali di "tipo musteriano"
(cordiformi e triangolari) e raschiatoi su scheggia di tecnica
levalloisiana. Assenti sono i bifacciali micocchiani e le punte.
E' documentato nella Francia settentrionale e in Belgio sia in
depositi riss-würmiani (Houppeville) sia in depositi del Würm
antico (Le Tillet e Grotta Hermitage a Moha).
2a.
Micocchiano classico
Il
Micocchiano, così denominato
dal giacimento di La Micoque in Dordogna da H. Breuil, è
caratterizzato da bifacciali di forma slanciata di varie
dimensioni, ma di solito piuttosto piccoli, con tallone spesso e
margini concavi associati a bifacciali cordiformi e strumenti su
scheggia. I siti si trovano nel sud-ovest della Francia in
giacimenti del Riss-Würm e del Würm antico. In Bretagna (Grainfollet,
Chaudon) si distinguono delle industrie con rari bifacciali e
abbondanti strumenti su schegge non-levalloisiane, denominate
talvolta con il termine "Paramicocchiano".
|
La
Micoque. VI, strato n.- bifacciali micocchiani (da
Cocchi Genick 1994, p. 139) |
Grainfollet
(Francia). Il giacimento si trova all'interno di un riparo
ai piedi di una falesia marina di scisti. Esso fu occupato
dall'inizio della regressione marina corrispondente all'ultima
glaciazione fino a quando fu colmato ai depositi di pendio. Le
ossa scoperte sono in cattivo stato di conservazione e sono
stati riconosciuti solo tre generi: Elephas primigenius, Equus,
e Cervus. Un grande focolare, ai piedi della falesia, ha
restituito numerose ceneri, carboni, ossa bruciate e manufatti
litici.
3a.
Musteriano di tradizione acheuleana
E’ molto diffuso nella Francia
occidentale, in Belgio e in Inghilterra. Questo complesso,
caratterizzato da bifacciali di “tipo musteriano”
(triangolari, cordiformi, subcordiformi) è distinto in due
facies.
Il tipo A è caratterizzato da
numerosi bifacciali triangolari e cordiformi, raschiatoi e in
minor misura da denticolati, coltelli a dorso e strumenti di
tipo Paleolitico superiore.
Nel sud-ovest francese questo tipo di industria è
generalmente di tecnica non-levalloisiana (strati inferiori di
Pech de l’Azé, strati 3,4 de La Chaise) ma sono note anche
industrie di tecnica Levallois e di facies non-levalloisiana
(strato G di Le Moustier, Gare de Couze, Combe Capelle,
Fontmaure). Nel nord le industrie sono di tecnica levalloisiana
e contengono spesso un elevato numero di prodotti Levallois non
ritoccati (Bihorel).
|
Peche de l’Azé
(musteriano di
tradizione acheuleana di tipo A). 1:bulino, 2:
grattatoio, 3: lama a dorso, 4: coltello a dorso su
scheggia, 5: punta a tallone assottigliato, 6:
raschiatoio, 7: denticolato, 8: bifacciale (da
Cocchi Genick 1994, p. 139) |
Il tipo B, di derivazione dal
primo, comprende industrie con pochi bifacciali (di piccole
dimensioni e meno curati) e raschiatoi. Presentano invece un
notevole incremento i denticolati e gli strumenti del tipo
Paleolitico superiore, soprattutto i coltelli a dorso, anche
ricavati da lame, che sembrano anticipare i cosiddetti
“coltelli di Chậtelperron”. Di questo complesso sono
conosciute una facies levalloisiana (strato H di Le Moustier;
Goderville dove l’industria ha un accentuato aspetto
laminare), una facies non-levalloisiana (strati superiori di
Pech de l’Azé) o debolmente levalloisiana (strati inferiori
di Spy, in Belgio). E’ diffuso anche nella Francia
nord-occidentale, nelle Isole Britanniche (Oldbury, Christchurch,
Ipswich) e nelle isole della Manica (Côte St. Brelade) con una
facies scarsamente levalloisiana. In altri siti inglesi la
tecnica Levallois assume maggiore rilevanza (Baker’s Hole,
Crayford, Creffield Road).
|
Peche de l’Azé
(musteriano di
tradizione acheuleana di tipo B). 1: troncatura su denticolato, 2:
coltello a dorso su lama, 3: bifacciale (da Cocchi
Genick 1994, p. 139) |
2.
Musteriano tipico
E’ caratterizzato
dall’associazione di punte musteriane o Levallois con
raschiatoi in quantità variabile e scarsi denticolati. Rari
sono i bifacciali, i raschiatoi carenoidi, le limaces
(punte carenoidi doppie) e i coltelli a dorso. Si distingue in
Musteriano tipico di tecnica levalloisiana (strati J e B di Le
Moustier) e Musteriano tipico di tecnica non-levalloisiana
(conosciuto esclusivamente nel sud-ovest della Francia, strato
4c2 di Pech de l’Azé II).
La facies è ampiamente diffusa
nella Francia settentrionale, il cosiddetto “Levalloisiano VII”
di H. Breuil (Busigny, Bapaume), e in Belgio (Kinart, presso
Omal), dove le punte Levallois, prevalentemente laminari, sono
prive di ritocco o presentano ritocchi marginali.
3.
Charentiano
Probabilmente ha origine nel
Tayaziano di età rissiana ed è caratterizzato da un gran
numero di raschiatoi (più frequenti sono quelli trasversali
convessi a ritocco scalariforme) associati a limaces,
raschiatoi a ritocco bifacciale e trancianti. E’ attestato
nella Francia sud-occidentale e in Belgio. Si distingue in due
facies.
3a.
Facies Quina
Di tecnica non-levalloisiana è caratterizzata da schegge a
tallone liscio (corte e spesse) e forte incidenza di raschiatoi
laterali semplici o trasversali convessi con ritocco
scalariforme e raschiatoi a ritocco bifacciale. Frequenti le limaces
e alcuni grattatoi carenati o a muso che sembrano preannunciare
i tipi dell’Aurignaziano. I denticolati, numerosi gli incavi
clactoniani, sono abbastanza frequenti soltanto nelle fasi
finali. Questa facies è presente soprattutto nel sud-ovest
della Francia (La Quina, strati B e C di Combe Grenal, strato
inferiore dell’Abri des Merveilles, La Chapelle aux Saints),
nel centro della Francia (Auvergne) e nel bacino della Mosa in
Belgio (Fonds de Forêts, Trou du Surau presso Montaigle, Goyet,
Spy).
|
Combe
Grenal.
1: raschiatoio laterale convesso, 2: raschiatoio bifacciale, 3:
raschiatoio trasversale convesso (da
Cocchi Genick 1994, p. 140) |
3b.
Facies Ferrassie
Di tecnica levalloisiana presenta un’industria simile
alla facies Quina, con abbondanza di raschiatoi e scarsi
denticolati che aumentano però nelle fasi finali. E’
conosciuta soprattutto nei depositi delle grotte del sud-ovest
della Francia (strati C e D di La Ferrassie, strato A di Combe
Grenal) e più rara nella Francia orientale (bacino del Rodano,
Chaumette nell’Ardèche, Abri du Maras nella Loira) e nelle
grotte del Belgio (Trou du Diable presso Hastières).
|
La
Ferrassie. 1: punta, 2: raschiatoio, 3: raschiatoio
bifacciale (da
Broglio-Kozlowski 1986, p. 161) |
4.
Musteriano denticolato
Caratterizzato da una forte
incidenza di strumenti denticolati e incavi e da una scarsa
presenza di raschiatoi e punte; assenti i bifacciali e i
coltelli a dorso. Si distingue una facies levalloisiana
conosciuta nel nord della Francia (Evreux) e nelle grotte del Périgord
(La Maitérie, Belcayre) da una non-levalloisiana, molto più
diffusa, in Dordogna (strato 4b di Pech de l’Azé II, strato J
di Combe Grenal) e nella Francia orientale (Echenoz-la-Méline).
In generale si osserva che le industrie di facies levalloisiana
prevalgono nei siti all’aperto, mentre quelle di facies
non-levalloisiana in grotte e ripari. Secondo Bordes le prime
industrie sono ricollegabili a siti in prossimità di fonti di
approvvigionamento della materia prima utilizzati per periodi
non prolungati, dove i prodotti della scheggiatura sarebbero
stati abbandonati dopo la breve permanenza (Bordes F., Leçons
sur le Paleolithique, C.N.R.S., Parigi 1984).
|
Combe
Grenal.
1: becco, 2: raschiatoio, 3: incavo, 4: raschiatoio denticolato, 5:
punta di Tayac (da
Cocchi Genick 1994, p. 140) |
Fonte:
AA.VV,
I primi abitanti d’Europa, Catalogo della mostra “I
primi abitanti d’Europa, 1.500.000 – 1.000.000 anni” Museo
Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”,
marzo-luglio 1984, De Luca Editore, Roma 1984 (singole voci)
Broglio
A. - Kozlowski J., Il Paleolitico – Uomo, ambiente e
culture, Jaca Book, Milano 1986
, pp. 152-162
Cocchi
Genik D., Manuale di Preistoria, Paleolitico e
Mesolitico, volume I, Octavo, Firenze 1994
, pp. 138-141
|
|
|
Cronologia-Sommario |
Sommario |
Europa
mediterranea e vicino oriente |
|