- Paleolitico inferiore -

 

 

1. Fase arcaica

Industrie caratterizzate da strumenti su scheggia associati a choppers, chopping-tools, poliedri e qualche protobifacciale. Sono attestate in abitati all’aperto e in grotta a partire dal glaciale Günz fino al glaciale di Mindel.

Chilhac (Francia). Il sito ha restituito numerosi resti di proboscidati (Elephas meridionalis, Anancus arvernensis) e cinque strumenti su ciottolo (choppers e chopping-tools) di difficile inquadramento stratigrafico. Le datazioni proposte oscillano fra 1,5 e 1,8 milioni di anni dal presente.

Vallonet (Francia). La grotta di Vallonet è al momento il più antico abitato in grotta attualmente conosciuto in Europa. Lo studio delle faune rinvenute nei sedimenti archeologici (in particolare resti di elefanti, ippopotami, bovidi, cervidi, suidi) ha permesso di attribuire al giacimento un'età compresa fra 1,3 e 0,7 milioni di anni mentre lo studio del paleomagnetismo del riempimento della grotta la colloca all'episodio di Jaramillo, tra 0,95 e 0,9 milioni di anni. L'industria litica comprende strumenti su ciottolo e su scheggia. 

Soleihac (Francia). Nel sito è stato individuato un allineamento di blocchi di basalto e granito lungo 6 m e largo 1,50 m che delimita una superficie di 100-150 m2 interpretato come una struttura d’abitato. La fauna è costituita principalmente da elefanti (Elephas meridionalis), cavalli (Equus caballus e Equus stenonis), ippopotami (Hippopotamus amphibius), cervi (Cervus praemegaceros) e bisonti (Bison schoetensacki). L'industria litica, su selce, basalto, granito e quarzo, comprende essenzialmente choppers, chopping-tools, raschiatoi, denticolati e un protobifacciale. Il sito è datato approssimativamente a circa 0,8 milioni di anni. 

Seixosa (Portogallo). Il sito si trova su una spiaggia fossile formatasi all'inizio del glaciale Günz. L'industria è composta da choppers e chopping-tools.

Roussillon (Francia). I manufatti rinvenuti, choppers, chopping-tools, poliedri e bifacciali, sono stati rinvenuti su terrazzi alluvionali attribuiti al glaciale Günz e Mindel.  

 

Roussillon. 1: chopper. 2: chopping-tools, 3: poliedro (da Cocchi Genick 1994, p. 105)

 

2. Paleolitico inferiore antico

Industrie di età mindeliana e mindel-rissiana caratterizzate dall'assenza della tecnica Levallois e di supporti laminari. Rare testimonianze di queste due ultime tecniche si osservano nelle industrie acheuleane precedenti all’interglaciale Mindel-Riss provenienti dalla media terrazza della Somme presso Amiens.

 

2a. Acheuleano classico antico

Conosciuto  soprattutto  nella  Francia  settentrionale e in Inghilterra è caratterizzato da una forte incidenza di bifacciali. E’  ben rappresentato nei siti di Amiens  (Francia)  riferibili  al Mindel  e al Mindel-Riss e  in Inghilterra nei siti di  Swanscombe e  Hoxne in depositi del Mindel-Riss.

Swanscombe (Inghilterra). Il sito, datato a circa  270.000  anni, ha restituito  un'industria  litica composta  essenzialmente da strumenti su scheggia e bifacciali; tra i manufatti anche un'estremità appuntita di una lancia di legno.  Sono stati anche rinvenuti dei reperti umani attribuibili, secondo alcuni, ad una forma arcaica di sapiens, e secondo altri, ad una forma intermedia fra erectus e sapiens.

 

2b. Acheuleano meridionale arcaico

Caratterizzato da una notevole quantità di strumenti su scheggia, choppers, hachereaux e da un’incidenza variabile di bifacciali. Proprio a seconda dell’incidenza dei bifacciali si può distinguere una subfacies a numerosi bifacciali (Torralba, Ambrona) da quella povera di bifacciali nota soprattutto in Provenza (Terra Amata). Una posizione particolare sembrano occupare le industrie della Basse-Isère (Fouillouse), del Roussillon (Labastide d’Anjou) e del Tarn (Agout) che sono particolarmente ricche di ciottoli (56-76%) associati a grossolani bifacciali con base corticata e a strumenti su scheggia tra cui gli hachereaux.

Torralba e Ambrona (Spagna). I due giacimenti, posti sul terrazzo del fiume Ambrona, sono a circa 2 Km di distanza l'uno dall'altro. Associati ai manufatti sono stati trovati almeno 75 resti di elefanti (Elephas antiquus) e resti meno numerosi di altri animali (rinoceronte di Merck, cavallo, cervo, uro). La concentrazione di queste ossa e i numerosi livelli di frequentazione (10) farebbero pensare a luoghi dedicati alla caccia e alla macellazione dei grandi erbivori. Non vi è concordanza sull'attribuzione cronologica: secondo Butzer l'insieme appartiene al Mindel; secondo Bordes e Prat esso va attribuito al Riss. Attualmente si tende a ritenere più probabile la datazione proposta dal Butzer. L'industria litica è costituita da bifacciali, hachereaux e strumenti su ciottolo .

Terra Amata (Francia). Nel sito sono stati individuate le tracce di 21 capanne, costituite da impronte di pali e allineamenti di pietre che ne indicano una pianta di forma ovale di 7-15 m di lunghezza e 4-6 m di larghezza. Al centro delle capanne sono state individuate le tracce di antichi focolari delimitati da muretti di pietra o posti all’interno di piccole fosse. Attraverso l’analisi dei pollini contenuti nei numerosi coproliti è stato determinato il periodo dell’anno in cui il sito veniva frequentato: la fine della primavera o l’inizio dell’estate. Le ripetute frequentazioni con caratteristiche analoghe hanno fatto supporre che si trattasse dello stesso gruppo umano che ritornava stagionalmente per le battute di caccia. L'industria litica è costituita da raschiatoi, denticolati, incavi, choppers; rari sono i bifacciali e gli hachereaux. La datazione del sito è stata stimata in circa 380.000 anni.

 

Terra Amata. 1: chopper, 2: bifacciale, 3: punta di Tayac, 4: punta, 5: raschiatoio (da Cocchi Genick 1994, p. 105)

 

2c. Clactoniano

La denominazione deriva dal giacimento di Clacton-on-Sea presso la costa dell'Essex lungo l'antico corso del Tamigi. Il termine è stato introdotto nel 1932 da Breuil per indicare le industrie del Paleolitico inferiore europeo coeve all'Acheuleano e prive di bifacciali. L'industria clactoniana è caratterizzata  da  strumenti  su  grandi  schegge  e  su ciottolo ed è diffuso nella Francia settentrionale (Wimereux, Havre) e in Inghilterra (Clacton-on-Sea, Swanscombe, Barnhan). I manufatti su scheggia presentano dei  talloni ampi  e lisci. Il ritocco è generalmente sopraelevato, continuo o denticolato ottenuto con il distacco di ampie schegge che determinano incavi profondi, cosiddetti “clactoniani”. Si è discusso e si discute ancora se esso costituisca un'entità tassonomica autonoma oppure se si tratti di Acheuleano di cui per qualche motivo nel sito non siano stati trovati i bifacciali. Infatti, un insieme litico acheuleano, di età mindeliana o mindel-rissiana, privo di bifacciali non differisce dal clactoniano.  

Wimereux (Francia). L’industria è rappresentata dall’84% da arnioni di selce che presentano un margine tagliente ottenuto con distacchi unifacciali e bifacciali.  

 

2d.  Tayaziano antico

Termine introdotto da H. Breuil (1932) in riferimento al giacimento di La Micoque, nei dintorni di Les Eyzies par Tayac, in Dordogna. E’ conosciuto in un’area compresa tra la Linguadoca e il Roussillon. La sua industria è caratterizzata da strumenti su scheggia con prevalenza di raschiatoi e denticolati e choppers di piccole dimensioni. In alcuni siti sono presenti anche manufatti a sezione triedrica con ritocco bilaterale su una faccia (Quinson). Alcuni autori hanno evidenziato analogie del Tayaziano con il Musteriano di tipo Quina.  

Caune de l'Arago (Francia). Il sito, all’interno di una grotta, ha restituito numerosi resti umani (circa 50) tra cui un cranio (denominato “Arago XXI”) datato a 455.000 anni1. I reperti permettono di calcolare un minimo di quattro adulti e di tre bambini di circa 3,7 e 10 anni. L’abbondanza di resti faunistici (tar, camoscio, muflone antico, bue muschiato, cavallo di Mosbach, bisonte, uro, rinoceronte, elefante, leone delle caverne, ecc.) e pollini ha consentito una dettagliata ricostruzione dell’ambiente che ha visto l’alternanza di diversi paesaggi come conseguenza di mutamenti climatici successivi. L’industria litica è ricavata principalmente dal quarzo, più raramente in selce e ancor meno in quarzite. Comprende raschiatoi, dei quali numerosi a ritocchi sopraelevati (18%), punte di Tayac e di Quinson, e incavi clactoniani. Gli strumenti su ciottolo (choppers, chopping-tools e poliedri) sono molto numerosi e i bifacciali estremamente rari (1 su 1000 strumenti ritoccati). La datazione proposta oscilla fra i 320.000 e i 220.000 anni dal presente.

Lunel-Viel (Francia). Le strutture d’abitato rinvenute all'interno della grotta si collocano nella galleria principale, lontano dall’entrata. Le capanne sono delimitate da allineamenti di blocchi o muretti in pietra. Il suolo è talvolta lastricato da ciottoli. Sembra che sia stato possibile localizzare, all’interno di questi abitati, la presenza di giacigli costituiti da steli di graminacee e da rami di alberi con foglie, l’esistenza di focolari e un accumulo di semi di bagolaro. I focolari sono di diversi tipi: a fossetta, a fossetta circondata da un riparo di ciottoli e a pietre disposte in circolo. L'industria litica è composta da strumenti su ciottolo (choppers e chopping-tools sono talvolta di piccolissime dimensioni), raschiatoi semplici e convessi, denticolati, punte, becchi, grattatoi, bifacciale e schegge proto-levalloisiane. Il giacimento è datato all'interglaciale Mindel-Riss.

 

3. Paleolitico inferiore recente

Industrie riferibili al glaciale Riss caratterizzate da una maggiore differenziazione in facies alcune delle quali caratterizzate dalla presenza della tecnica Levallois.

 

3a. Acheuleano classico

Termine introdotto nel 1873 da G. de Mortillet per indicare l’insieme delle industrie del Paleolitico inferiore caratterizzate dalla presenza di bifacciali. In questa stessa accezione il termine viene oggi utilizzato dalla maggior parte degli studiosi che hanno abbandonato i termini Chelleano (proposto dallo stesso de Mortillet nel 1878) e Abbevilliano (proposto da Breuil nel 1932) con i quali si indicavano le industrie a bifacciali più arcaiche di età mindeliana. Nell'Acheuleano classico compaiono facies non-levalloisiane (Curson, Beaumetz-les-Loges) e facies debolmente levalloisiane (Cagny-la-Garenne, Tillet). Tra le facies di tecnica levalloisiana si distingue una facies settentrionale (conosciuta soprattutto nella Valle della Somma) e una facies mediterranea ricca di raschiatoi (Cras de Peyrolles, Aldène).  

Saint Acheul (Francia). Il termine Acheuleano deriva da St. Acheul, sobborgo di Amiens nella Valle della Somme dove fin dal 1854 vennero fatti vari ritrovamenti di industrie con bifacciali fra i quali il noto “Atelier Commont”: una superficie di 25 mq che ha restituito migliaia di manufatti litici. L'industria, di facies levalloisiana, è caratterizzata da raschiatoi, grattatoi, bulini, amigdale lanceolate e cordiformi. Si può affermare che proprio a Saint Acheul che la preistoria nacque come scienza, in quanto lo scienziato A. Gaudry, non fidandosi dei ritrovamenti degli operai della cava, intraprese nel 1859, insieme alla moglie, il primo scavo paleolitico nel “diluvium” come allora si diceva. Il sito viene datato al Riss. 

 

Saint Acheul. 1: bifacciale, 2-4: grattatoi, 5-7: raschiatoi (da Broglio-Kozlowski 1986, p. 111)

 

3b.  Acheuleano meridionale

L’industria acheuleana di facies levalloisiana è nota soprattutto in Provenza e in Linguadoca: nei siti di Lazaret e Sablons, a Cras de Peyrolles e nei livelli superiori della grotta dell’Aldène dove l’industria, caratterizzata dalla presenza di bifacciali di tipo micocchiano, lanceolati o cordiformi, è particolarmente ricca di raschiatoi.

In una zona compresa tra la Francia sud-occidentale (Périgord, Landes) e l’Italia si sviluppa un Acheuleano recente. Nel Périgord queste industrie si sviluppano nel rissiano come mostrano le sequenze de La Micoque, di Pech de l’Azé e di Combe-Grenal. Sono industrie poco levalloisiane (IL: 3.5-8.5), debole indice di bifacciali, mediamente ricche di raschiatoi (20-27%) e ricche di strumenti a tagliente trasversale o di tipici hachereaux.

Una simile industria, ricca di strumenti su ciottolo, è documentata nel Tarn con il nome di “facies di Montauban” o “Montalbaniano” e a Gaillac dove gli strumenti su ciottolo costituiscono una elevata percentuale (32-64%) e gli hachereaux raggiungono anche il 55%.  

Lazaret (Francia). Gli scavi eseguiti all’interno della grotta, nei depositi datati alla fine del Riss, hanno messo in evidenza le tracce di una capanna delimitata da un allineamento di pietre di circa 11 metri di lunghezza e 3,50 metri di larghezza posta a ridosso della parete in prossimità dell’entrata. Nei pressi della parete sono state inoltre individuate due aree ricchissime di carboni e ceneri interpretabili come focolari; attorno ad essi erano stati sistemati due giacigli fatti di erbe marine, individuate grazie al ritrovamento di gusci di molluschi,  e pelli di carnivori, attestate dalla presenza di falangi. Il ritrovamento di numerose ossa di animali e pollini permettono di ricostruire l’ambiente di quel periodo caratterizzato da un clima continentale con paesaggio di foresta (dominato dal pino silvestre). Tra gli animali presenti: il cervo (Cervus elaphus), lo stambecco (Capra ibex), il cavallo (Equus caballus), il bue (Bos), il rinoceronte (Dicerorhinus hemitoechus), l’elefante (Elephas antiquus), il coniglio (Oryctolagus cuniculus), il lupo (Canis lupus), la volpe (Vulpes vulpes), la lince (Lynx spelaea), la pantera (Panthera pardus) e la marmotta (Marmota marmota). L’industria litica, di facies levalloisiana, è caratterizzata da una notevole incidenza di strumenti su scheggia (raschiatoi e punte); presenti anche strumenti su ciottolo (choppers e chopping tools) ma povera di coltelli a dorso e bifacciali (quest'ultimi essenzialmente di tipo amigdaloidi, lanceolati e cordiformi). All’interno della grotta sono stati raccolti due denti umani (un incisivo da latte ed un canino di adulto) ed un parietale di bambino attribuibili all’ Homo erectus. La datazione proposta è di circa 130.000 anni dal presente.

 

3c.  Tayaziano

Il Tayaziano di età rissiana è ben rappresentato sia nel Midi mediterraneo (Grotta della Baume Bonne con industria ricca di punte di Tayac, raschiatoi curvi tipo High Lodge, limaces) sia nel sud-ovest della Francia (La Micoque). Il suo sviluppo è proseguito anche nell’interglaciale Riss-Würm dando origine sia ad industrie del gruppo proto-charentiano (High Lodge, Inghilerra) sia ad industrie difficilmente classificabili come il cosiddetto “Tayaziano di Fontechèvade”.

In Linguadoca (Freuillot) e in Provenza (Saint-Anne d’Evenos) si sviluppa una diversa entità, l’Evenosiano caratterizzato da una tecnica non levalloisiana, povera di raschiatoi e ricca di incavi clactoniani, strumenti leptolitici e chopping-tools.

Nel Riss compaiono altre industrie di tipo premusteriane: di tecnica levalloisiana ricche di raschiatoi e punte (strati inferiori di Rigabe, Baume des Peyrards, Orgnac) e di tecnica non levalloisiana con strumenti su ciottolo (Montmaurin).  

 

Fonte:

AA.VV, I primi abitanti d’Europa, Catalogo della mostra “I primi abitanti d’Europa, 1.500.000 – 1.000.000 anni” Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, marzo-luglio 1984, De Luca Editore, Roma 1984 (singole voci)

Broglio A. - Kozlowski J., Il Paleolitico – Uomo, ambiente e culture, Jaca Book, Milano 1986 , pp. 106-117

AA.VV., Paleoantropologia e preistoria, Enciclopedia tematica aperta, Jaca Book, Milano 1993 (singole voci)

Cocchi Genik D., Manuale di Preistoria, Paleolitico e Mesolitico, volume I, Octavo, Firenze 1994, pp. 102-111

 


Cronologia-Sommario Sommario Europa centro-orientale