Chiesa di San Biagio

 

Località: Monnece 

Distanza da Cingoli: Km 5

Coordinate (google maps): 43°24'6.30"N 13°11'54.31"E

 

 

Chiesa di S.Biagio (foto del 6/1/2008)

 

Ben poche sono le notizie inerenti questa chiesina. L’ Ecclesia Sancti Blasii è presente nelle bolle papali di Lucio III (4 aprile 1184) e di Gregorio IX (10 aprile 1236) e su di essa l'abbazia di Valfucina esercitava dei diritti non meglio precisati. 

Nella documentazione del monastero vi è un solo documento, del 1258, che la riguarda: l’abate di Valfucina, Bonomo, elegge Bene di Attone di Gilio cappellano e rettore della chiesa di S. Biagio di Cingoli.

La chiesa, nel corso dei secoli, ha subito profonde modifiche specialmente per quanto riguarda la parte superiore e le porte d'ingresso: solo in qualche tratto di muro è possibile scorgere la struttura originaria dell'edificio. 

Vi erano due epigrafi, una posta sopra l'architrave della primitiva porta d'ingresso nel lato sud e l'altra sopra la porta della parete ovest, entrambe trafugate negli anni '70. Di esse non restano altro che una preziosa documentazione fotografica. La prima epigrafe ci fornisce, probabilmente, i dati essenziali della costruzione della chiesa. Del personaggio ricordato, domnus Bertramus, non si hanno però testimonianze documentarie. 

 

 

A(n)ni Do-        do(m)n(us) Bertram(us)

Mini s(unt) : M : CC:  XIIII : m(en)se ap[ri]l(is)

Sit . pax . intranti . gratia . sit . digna . preca(n)ti

Iscrizione della porta d'ingresso - parete sud (da Avarucci-Salvi)

La seconda epigrafe era situata sopra la porta della parete ovest:

Sit pax i(n)tra(n)ti 

 sit g(r)atia dig(n)a p(re)ca(n)ti

d(ominus) . P(etrus) . Fra(n)cigena

1481

La data era seguita e preceduta da una croce formata da quattro piccoli rombi o losanghe. Pietro Francigena, citato nell'epigrafe, è spesso ricordato dalle fonti documentarie. Nel 1479 viene ordinato sacerdote e dal 1481 è rettore della chiesa di S. Biagio; in tale veste, negli anni 1482, 1491 e 1502, chiede denaro e materiale edilizio al comune. Oltre alla manutenzione dell'edificio il rettore si occupava anche dell'amministrazione dei beni posseduti. Nel 1503 risulta rettore anche della chiesa di S. Maria in Gabbianello di Colognola e affida a Bernardino di Stefano di Pranzone il compito di lavorare per tre anni le terre e le selve di proprietà della chiesa. Nello stesso anno, su incarico del vescovo di Osimo Antonio Sinibaldi, nomina Giovanni di Piero Simonetti rettore della chiesa di S. Giuliano di Cingoli.

 

 


Fonte:

G. Borri,  Chiese  dipendenti  da  Valfucina,  in  AA.VV., Cingoli dalle origini al sec. XVI. Contributi e ricerche, Atti del XIX Convegno di Studi Marceratesi, Cingoli 15-16 ottobre 1983, Studi Maceratesi 19, Macerata 1986, p. 239

G. Avarucci - A. Salvi, Le  iscrizioni  medioevali  di  Cingoli,  Padova 1986, pp. 61-64

 

 


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