SOS
chiese delle frazioni di Cingoli
Cingoli,
3-6-2007
S.
Biagio - Monnece (maggiori
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Ben
poche sono le notizie inerenti questa chiesina. L’ Ecclesia
Sancti Blasii è presente nelle bolle papali di Lucio III (4
aprile 1184) e di Gregorio IX (10 aprile 1236) e su di essa
l'abbazia di Valfucina esercitava dei diritti non meglio
precisati. Nella documentazione del monastero vi è un solo
documento, del 1258, che la riguarda: l’abate di Valfucina,
Bonomo, elegge Bene di Attone di Gilio cappellano e rettore della
chiesa di S. Biagio di Cingoli.
La
chiesa, nel corso dei secoli, ha subito profonde modifiche
specialmente per quanto riguarda la parte superiore e le porte
d'ingresso: solo in qualche tratto di muro è possibile scorgere
la struttura originaria dell'edificio. Vi
erano due epigrafi, una posta sopra l'architrave della primitiva
porta d'ingresso nel lato sud e l'altra sopra la porta della
parete ovest, entrambe trafugate negli anni '70. Di esse non
restano altro che una preziosa documentazione fotografica.
S.
Maria - S. Maria del Rango (maggiori
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Della
chiesa non si hanno notizie certe, probabilmente è da
identificare con l’antica Pieve di Avenale. La Cappella
Sancte Marie de Lavenano è presente nelle bolle papali di
Lucio III (4 aprile 1184) e di Gregorio IX (10 aprile 1236) e su
di essa l'abbazia di Valfucina esercitava dei diritti non meglio
precisati.
In
un documento del 1213 del monastero di S. Caterina di Cingoli si
parla di una terra concessa in enfiteusi dall'abate di Valfucina e
da Attone di Ludovico, prete della chiesa di S. Maria di Avenale,
situata in comitatu auximano. La chiesa compare anche
nell'elenco delle decime raccolte dalla Camera Apostolica del
1290-1292.
Di
stile romanico subì numerosi rimaneggiamenti in fasi successive.
Nelle pareti delle chiesa sono ben visibili grandi blocchi di
pietra, alcuni dei quali con decorazioni, di epoca romana. Fu adibita al culto fino intorno al 1960.
S.
Pietro in Castiglione - Avenale (maggiori
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La
sua erezione risale a epoca sicuramente anteriore al XIII secolo:
dalle bolle di Papa Lucio III (4 aprile 1184) e di Gregorio
IX (10 aprile 1236) la Capella Sancti Petri de Castelluni
risulta sottoposta all’Abbazia di Valfucina e, in misura minore,
a quella dei SS. Quattro Coronati, come si evince dalla bolla di
Urbano III del 1186.
La
cappella compare anche nella raccolta delle decime negli anni
1290-1292. Per molti secoli esercitò la funzione di Cura fino a
quando, in epoca napoleonica, venne trasformata in cimitero
parrocchiale fino alla sua condizione, attuale, di rudere.
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