Il palazzo di destra venne eretto prima del
1537: ne è prova il fatto che nell’altare fatto
costruire in quell’anno da Gabriele Simonetti nella chiesa di S.
Esuperanzio lo stemma di famiglia è costituito dalla testa di leone
mirante in alto mezza stella, mentre nello stemma del palazzo la mezza
stella non è ancora presente.
Il Raffaelli, inoltre, a
proposito dello stemma scrive: "Una testa di Leone d'oro che mira
una mezza stella parimenti d'oro in campo rosso, e prima del 1500 senza
la mezza stella" (F.
M. Raffaelli, Alberi genealogici delle
Famiglie nobili estintesi in Cingoli dopo il ristabbilimento in essa
Città dell'Ordine de' Gonfalonieri..., ms. della seconda metà del
sec. XVIII).
Nel palazzo di destra, nello
stipite della porta d'ingresso di una stanza a piano terra, è
collocata un’iscrizione che ricorda il podestà Fazio Benassai.
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Palazzo Simonetti, palazzo di destra (foto di S. Mosca) |
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La
pietra su cui è incisa l'epigrafe è stata usata come materiale di
spoglio e di conseguenza il testo è mancante della parte iniziale e
terminale. L'alfabeto è in capitale umanistica poco raffinata, con
resti di gusto gotico negli apici e nei noduli centrali di I e T.
Attraverso lo studio delle fonti documentarie è stato possibile
concludere che il podestà, per quanto fosse inconsueto, ebbe la carica
per un’anno intero (maggio 1472-maggio 1473). Non conoscendo la
collocazione originaria dell'iscrizione e data la mutilazione del testo,
non si può neanche stabilire a quale monumento si faccia riferimento. Non
si ha alcuna notizia di lavori in edifici comunali durante l'anno in cui
il Benassai ricoprì la carica di podestà. E' certo, però, che nello
stesso periodo venne eseguita la pavimentazione "strate publice a
porta Montana usque ad portam Spineti"; fu edificata la fontana
"in platea S. Nicolai" e costruito un pozzo nel chiostro di S.
Francesco.
[...]
Fatii
. Benassai . S-
enen(sis)
. qui . cum . per
annum
praetura-
m
. gessisset . [.]i
[...]
Una
seconda iscrizione, su mattone, è stata rinvenuta in occasione del
restauro di una parte del Palazzo di destra, lungo via Tito Labieno. Il
testo, non esente da errori ortografici, risulta da una mescolanza di
forme latine e volgari. Il personaggio citato nell'iscrizione, Gilio di
Andrea Crescioni, è ricordato nella documentazione cingolana sia
per quanto riguarda atti di compravendita sia per gli incarichi comunali
che rivestì. L'iscrizione farebbe pensare che Gilio di Andrea fosse
lavorante o proprietario di una fornace per la produzione di laterizi.
1488
adì 16
de gio(n)gnio Ilius
A(n)dr<e>a scrisit
Una
terza iscrizione, incisa in lingua greca, è su pietra calcarea. La pietra è
stata usata come architrave di una finestra del Palazzo di destra in via
Francesco Castiglioni. Ma anche prima del reimpiego, come mostra la sua forma,
dovette ugualmente costituire l'architrave di una finestra. La collocazione
attuale dell'iscrizione dovrebbe essere anteriore al 1537. Incerta è la sua
datazione così come la provenienza e l'ispiratore del testo. Al di sopra
dell'iscrizione, sempre su un supporto di pietra probabilmente di spoglio, è
incisa una A della quale è impossibile stabilire il significato.
́́Aρχή
της
σοφίας
φόβος
κυρ<ί>ου
(L'origine
della sapienza è il timor di Dio, salmo 110,10)
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Particolari
(foto del 16/1/2011) |
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Stemma
della famiglia Simonetti - Antecedente il 1537 (disegno di
C.E.Bernardi)
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Cavaliere
della famiglia Simonetti (ricostruzione ideale di P.
Appignanesi) |
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Scudo
araldico della famiglia Simonetti (disegno di P. Appignanesi) |
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Fonte:
G. Avarucci - A. Salvi, Le iscrizioni medioevali
di Cingoli, Padova 1986, pp. 147-152